Il medico di fronte a una persona malata utilizza tutte le conoscenze a disposizione per una corretta diagnosi e valuta le indicazioni e urgenze del caso (fin qui pratica la Medicina ufficiale, detta “allopatia”); poi completa il quadro con i sintomi tipicamente omeopatici, cioè quelli specifici e caratteristici (anche strani) della persona.
In effetti ogni persona ammala a modo suo con delle reazioni fisiche ed emotive diverse da altri individui: ognuno ha il suo mal di stomaco, il suo mal di testa, il suo mal di schiena, la sua ansia, la sua tristezza, ecc. vale a dire che ogni persona fa la sua malattia, pertanto ogni persona viene curata con un suo specifico rimedio omeopatico.
Il medico omeopata, dopo una accurata e lunga visita, in cui ascolta e pone domande su tutto ciò che riguarda la persona malata, sceglie il rimedio che più si addice ad essa, seguendo la Legge di similitudine. Questa legge (già enunciata da Ippocrate ma resa fondante per l’ omeopatia da Hahnemann) stabilisce che una sostanza capace di provocare dei disturbi (sintomi) in una persona sana, qualora somministrata con una particolare diluizione ad una persona malata è in grado di stimolare l’organismo a reagire verso quegli stessi sintomi che può provocare, cioè è in grado di farla guarire.
Pertanto alla fine della visita omeopatica viene prescritto il Rimedio più adeguato per la persona malata, cioè quello più simile all’insieme di tutti i sintomi e segni che quella persona manifesta. Questo rimedio non agisce direttamente sul sintomo, sopprimendolo (in effetti non è un antifebbrile, un antidolorifico, un antibiotico, un ansiolitico, un antidepressivo, ecc.) ma innesca una reazione nell’organismo, un processo di guarigione correggendo lo squilibrio che ha generato lo stato di malattia.
Ovviamente lo stato di salute è strettamente correlato alla persona, al suo vissuto, alle influenze famigliari, sociali e ambientali, e pertanto è più adeguato parlare di “ massimo livello possibile di salute” per quell’individuo, nel suo contesto di vita passato e presente.